Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio
(250ca-325ca) La morte dei persecutori, Proemio
A poca distanza dall’editto costantiniano, il grido di vittoria di Lattanzio: dichiarazione di libertà dei cristiani e di odio per i persecutori. Uno dei testi che porterà al rovesciamento delle violenze: nel giro di pochi decenni, i perseguitati in nome di dio diverranno, sempre in nome di dio, persecutori.
“Il Signore ha ascoltato, o carissimo Donato, le tue preghiere, che effondevi al suo cospetto in ogni ora e tutti i giorni, e quelle degli altri nostri fratelli, che ottennero con la loro confessione gloriosa la corona eterna per i meriti della propria fede.
Abbattuti tutti i nemici, tornata la tranquillità in tutto il mondo, la Chiesa, avvilita, di nuovo sorge e la misericordia del Signore ricostruisce, a maggior gloria di Dio, il tempio che era stato abbattuto dagli empi. Infatti Dio fece sorgere dei principi che spezzarono il nefando e crudele dominio dei tiranni e provvedettero al genere umano, così che, quasi dissipando la tenebra di quel tempo tristissimo, una pace serena e gioconda potesse rendere liete gli animi di tutti.