Karl Barth
(1886-1968), L’Epistola ai Romani, Milano, 1962, pagg. 72ss.; pagg. 238s.: il significato della fede e della religione, cit. in Archivum, op. cit..

“La fede è la conversione, il radicale nuovo orientamento dell’uomo che sta nudo davanti a Dio, che per acquistare la perla di gran prezzo è diventato povero, che per amore di Gesù è pronto a perdere la sua anima. La fede stessa è fedeltà di Dio, sempre ancora e sempre di nuovo nascosta dietro e sopra le affermazioni, le buone disposizioni, le conquiste spirituali dell’uomo nei riguardi di Dio. La fede perciò non è mai compiuta, data assicurata, è sempre e sempre di nuovo, dal punto di vista della psicologia, il salto nell’incerto, nell’oscuro, nel vuoto. La carne e il sangue non ci rivelano questo (Mt 16, 17): nessun uomo può dirlo all’altro, nessuno può dirlo a se stesso. Quello che ho udito ieri, devo udirlo ancora oggi, dovrò udirlo ancora domani, come una cosa nuova…
Continua a leggere “La differenza tra fede e religiosità” →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...