Alcuni pensano che lavorare nel mondo dei libri sia interessante perché se ne leggono molti, perché si amplia la propria cultura e, al limite, perché si vedono i propri prodotti esposti dietro vetrine… In realtà, anni fa lo pensavo anch’io. Pensavo che il bello dei libri è che puoi leggerli e scriverli. Oggi, dopo venticinque anni in cui faccio questo “mestiere”, sono di un parere un po’ diverso.
La cosa più bella nel mio lavoro (quella che resisterà a qualunque “crisi del settore”) è l’incontro con persone straordinarie che hanno cose straordinarie da comunicare e da ricevere. Un incontro che ha tante forme: la forma della lettura e della conoscenza di autori attraverso i loro testi; la forma della scrittura e la relazione talvolta di formidabile intensità che si crea tra chi scrive e chi legge e rimanda pensieri a sua volta; ma soprattutto l’incontro con le persone delle quali si scrive e che sono, talvolta, veri profeti nostri contemporanei. Col passare del tempo, questa parte del mio lavoro è quella che amo di più e che, senza questo lavoro, non avrei mai vissuto: se ripenso solo agli incontri dell’ultimo anno, posso fare un elenco che per me è ricchissimo di doni spirituali: i vecchi alunni della scuola di don Milani; suor Teresa Martino, che porta avanti il lavoro di fratel Ettore con i poveri; madre Canopi, donna di forza straordinaria; Chiara M., vera mistica della speranza nei nostri giorni; Jean Vanier, di cui più volte ho parlato… Ma non solo:
Incontrare il bene. E’ un dono straordinario. In un tempo in cui si parla della bassezza morale e spirituale dell’uomo, ho un lavoro in cui incontro il bene; o meglio: in cui posso scegliere di incontrare il bene. Cosa posso desiderare di meglio?
Ma c’è anche di più. Ho scoperto nel tempo che la qualità delle relazioni è qualcosa che, arricchendoci, ci cambia radicalmente la vita. Ed è tenace e resiste anche al male. Un famoso proverbio modulava: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Di certo, le frequentazioni dicono molto di quel che vorremmo essere, di quel che speriamo di essere.
E questo è anche il mio augurio di Pasqua: buoni incontri a tutti.
Se però non scrivi dei tuoi incontri con le persone che ti hanno arricchito la cosa vale solo per te, se ne offri memoria scritta agli altri arricchisci chi ti legge. È un andata e ritorno.L’intreccio tra oralità e memoria. In fondo è stato così anche per la risurrezione se non si fosse scritto nulla tutto sarebbe precipitato nell’oblio: Mi piacerebbe lei leggesse il mio librettino uscito in febbraio ( reperibile in Libreria Claudiana costa solo 6 euro) Valdesi e Riforma nel passaggio di Chanforan (1532).Ovvero come un movimento ereticale divenne istituzione. Anche lì senza i protocolli dei processi dell’Inquisizione sapremmo molto meno di quella stagione clandestina durata ben tre secoli e mezzo. . Buona Pasqua e complimenti per il suo impegno di così grande respiro. Giuseppe Platone
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Grazie della segnalazione. Andrò a cercarlo. E grazie anche della sempre attenta partecipazione a questa mia piccola cosa!
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I più begli auguri di questa Pasqua!
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🙂
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augurissimi NATALE
“il Signore ti dia Pace”
saluto di Francesco che portava i segni del crocifisso-risorto
a proposito di incontri…
vorresti incontrare chi sta curando tutta l’opera omnia
di Raimon Panikkar ?? Milena Pavan Carrara
conosco bene e potrei accompagnarti
d.alb
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ciao alberto, conosco il lavoro della Pavan abbastanza da vicino, perché ho un buonissimo rapporto con jaca book. ti ringrazio 🙂
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