Ambrogio da Milano
(334 o 339/340-397) in PL 16, 148-149
“La Chiesa possiede oro non per tenerlo nascosto, ma per distribuirlo nel soccorrere i bisognosi. Perché conservare ciò che, se viene custodito, non è per nulla utile? … Che mi potresti obiettare? Temi forse che possa mancare un ornamento degno al tempio di Dio? Il Signore ti risponderà: “I misteri della fede non hanno bisogno d’oro, e ciò che si può acquistare con l’oro, con l’oro non aumenta di dignità.”
Il rivestimento dei sacramenti è la redenzione, ossia il riscatto dei prigionieri. Vasi preziosi, in verità, sono quelli che servono a redimere gli uomini dalla morte. Tesoro vero è quello che realizza ciò che il Signore operò col proprio sangue. un calice è vero contenitore del sangue del Signore solo quando entrambi, coppa e sangue, rendono visibile la redenzione, così che il calice riscatti dal nemico ciò che il sangue ha redento dal peccato.
Quando è stato liberato un gruppo di prigionieri, ossia quando è stato riscattato dalla Chiesa, allora è bello dire: questi li ha redenti Cristo! Allora tu possiedi oro veramente provato, oro utile, l’oro di Cristo che libera dalla morte.”